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Elefanten-treffen
di Clemente Napolitano
Il primo "raduno degli elefanti" risale al
1956, quando il giornalista Ernst Leverkus, insieme ad una ventina di
appassionati, secondo me mentalmente instabili, decisero di riunirsi
in pieno inverno presso il circuito della Solitude, vicino Stoccarda. La
prima edizione può essere considerata un raduno monomarca in quanto le
uniche moto presenti erano dei sidecar, gli Zundapp KS 601 con motore BOXER,
che per dimensione e colore venivano chiamati gli elefanti verdi. Da qui il
nome Elefantentreffen, raduno degli elefanti. Negli anni a seguire
l'incontro viene aperto a tutti i tipi di moto e cambia più volte la sede.
Nel 1958 si svolge a Bad Durkheim, l'anno seguente a Stadtoldendorf e l'anno
ancora dopo a Feldberg im Taunus. Pur cambiando la sede di anno in anno, il
raduno riscuote grande successo, richiamando appassionati da ogni parte d'europa.
Le dimensioni assunte dall'evento richiesero un'organizzazione di primo
livello e una sede adeguata, il numero di partecipanti e le difficili
condizioni climatiche in cui si svolgeva e si svolge tutt'ora il raduno non
permettono errori in tal senso. L'organizzazione, quindi, passò alla
Federazione Motociclistica Tedesca che dal 1961 decise di fissare la sede
del raduno nella regione dell'Eifel presso il circuito del Nurburgring.
Negli anni a seguire il numero dei partecipanti, per niente spaventati dalle
temperature polari, aumentò in modo esponenziale per arrivare nel 1977 al
massimo storico. Infatti in quella che poteva diventare l'ultima edizione
dell'ormai vecchio e ambitissimo raduno, si raggiunsero le 17.000 presenze
per i motards e circa 30.000 per gli spettatori. Ci furono dei tafferugli
dovuti alla grappa e liquori in genere, che se da un lato aiutano a
combattere il freddo, dall'altro non facilitano la convivenza già messa a
dura prova dalle condizioni climatiche. In seguito a questi eventi la
manifestazione venne vietata, almeno fino a quando non si sarebbe trovato un
luogo meglio controllabile. La scelta cadde sull'autodromo di Salisburgo,
quindi risolto il problema della sede, restava da risolvere quello
dell'ordine pubblico. La questione diventò di interesse governativo e finì
con il veto, sia da parte dei tedeschi che degli austriaci, allo svolgimento
della manifestazione. Nonostante ciò, almeno 400 "pellegrini" non
rinunciarono a partecipare nell'inverno del 1978, all'ormai "sacro" raduno.
Anche grazie a questi 400 motards l'anno seguente l'Elefantentreffen venne
riufficializzato e restò in Austria fino al 1988. Dall'anno seguente fino ad
oggi, il raduno ha trovato posto a Loh (Thurmnsbang-Solla), nel bel mezzo
della foresta bavarese.
L'edizione di quest'anno si terrà sempre a Loh
dall' 1 al 3 Febbraio 2002.
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foto dal sito
ufficiale |
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Cartografia
del
percorso da seguire in Germania.
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Percorso 2002 Roma-Passau |
Bolzano-Deggendorf |
Deggendorf-Hengersberg |
Hengersberg-Thurmansbang |
L'edizione 2002 si terrà a:
Thurmansbang (Passau)
01-03/02/2002 |
LHO
e il "girone dantensco" |
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Come arrivarci:
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Il passo del Brennero
Inizieremo il nostro viaggio dallo svincolo
autostradale che dalla [A4] Torino-Trieste porta sulla [A22] Brennero-Modena.
Dal primo casello in direzione Brennero(Verona nord), fino al confine, bisogna
percorrere esattamente 225Km, il pedaggio è di lire 22.500
Il passo del Brennero è l'itinerario preferito
dagli italiani per raggiungere l'elefantentreffen, attraversandolo di mattino
presto è possibile raggiungere la meta prima che faccia buio.
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Austria
Per accedere e circolare su autostrade e
superstrade austriache, c'è l'obbligo di esposizione di un apposito contrassegno
di pagamento.
CATEGORIA "A" - MOTOCICLI
validità di due settimane: lire 15.000
In alcuni
tratti oltre all'obbligo dell'esposizione del contrassegno bisogna pagare un
pedaggio ulteriore, ad esempio per il Ponte Europa fino ad Innsbruck che costa
15.000lire
Prima di Innsbruck si punta a est, seguendo le
indicazioni per Salzburg/Munchen.
Germania
Pochi Km dopo aver superato il confine si arriva a
Rosenheim, se le condizioni meteo sono buone conviene lasciare l'autostrada ed
imboccare la statale, entrambe sono gratis, per
tagliare dritto in direzione nord, fino a Landshut, dove si riprende
l'autostrada seguendo le indicazioni per Deggendorf.
In caso contrario si continua in autostrada, che
rispetto alle statali viene pulita meglio e più spesso, seguendo le indicazioni
per Munchen - Landshut - Deggendorf
E' consigliabile viaggiare sempre con il pieno,
poichè sul tratto autostradale Munchen-Deggendorf le stazioni di servizio sono
pochissime.
Arrivati a Deggendorf l'autostrada si biforca,
bisogna seguire le indicazioni per Passau e uscire, dopo pochi km, a Hengersberg.
A seconda dell'orario in cui ci si arriva, i circa
sessanta km che mancano alla meta possono essere fatti in compagnia della
mandria di moto che si dirige al raduno oppure da soli seguendo dei piccoli
cartelli con disegnato un elefantino che troverete ad ogni bivio.
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