U NORMANDIA, BRETAGNA: DA DIEPPE A ST.MALO, UN SALTO NELLA STORIA RECENTE E PASSATA
di Andrea e Francesca Ferrari La Francia è un paese molto grande e di norma la meta principe per molti resta Parigi. Di certo la capitale francese ha il suo fascino, ma noi motociclisti alla ricerca di strade non trafficate, paesaggi da fiaba e tramonti infiniti, probabilmente cerchiamo qualcos’altro e a questo proposito vorrei raccontarvi un viaggio tra Normandia e Bretagna ed i Castelli della Loira. Premetto che, avendo vissuto a Parigi per due anni, la Normandia era una delle mete predilette dei nostri week-end, mentre la Bretagna è stato oggetto di una vacanza a sé. Per soggiornare piacevolmente avvolti dal calore umano, consiglio a tutti la catena di alberghi Logis de France (foto1a): si tratta di piccoli alberghi,appunto, a prezzi moderati (di norma dai 30 ai 50 euro a notte a seconda dei “camini”- cheminées - che indicano le differenti categorie da 1 a 3, dal più economico - simple et confortable - al più lussuoso - de très bon confort ), con ristorante annesso in cui, di norma si mangia molto bene e si possono assaporare quelli che in Francia chiamano “menu du terroir” ossia menu composti di piatti tipici della regione (non si spende molto a patto di rinunciare al vino!!). Attenzione: d’estate e nei week end di primavera è consigliato telefonare per prenotare (hanno tutti poche stanze a disposizione). È possibile richiedere la guida dei Logis scrivendo a Logis de France 83,avenue d’Italie 75013 PARIS - FRANCE. Altrimenti potete andare sul sito www.logis-de-france.fr o telefonando al num +331.45.84.83.84. L’abbigliamento: se, come penso, affronterete il viaggio in estate, sappiate che le temperature sono elevate e fa molto caldo (di sera il fresco torna ad allietare il fine giornata, ma sarà una piacevole sensazione!), per cui, non è necessario portarsi maglioni di lana e cose invernali, sarà più che sufficiente un maglione di cotone per la sera. Dimenticavo: la tuta antipioggia quella sì che è necessaria!! Bretagna e Normandia sono regioni molto verdi....e un motivo ci sarà pure!
Giorno 1: Per arrivare rapidamente alla meta prefissata, dall’Italia e consigliabile mettersi in autostrada e passare per il tunnel del Monte Bianco, in tal modo si può, partendo al mattino verso le 8,00, arrivare tranquillamente a Parigi in serata (circa 900Km dal confine Italiano), ma, visto che la capitale non dovrebbe rientrare negli obiettivi del viaggio, è meglio evitare il traffico che la caratterizza e fermarsi a dormire a Fontainebleau, alle porte di Parigi, sede della residenza estiva dei re di Francia e per questo arricchita di una splendida reggia. Giorno 2: Da Fontainebleau riprendete l’Autoroute du Soleil in direzione Parigi, poi una volta arrivati sulla Périphérique della Capitale, seguite le indicazioni direzione La Défense, Nanterre fino a che non giungerete all’uscita che vi condurrà sulla A13, autostrada che porta dritta dritta in Normandia. Onestamente, fossi in voi, abbandonerei questa stradona dopo pochi chilometri all’uscita Mantes. Qui prendete la strada che costeggia la Senna (la D913) e seguitela finché non arriverete ad un paese che si chiama Les Andelys. Da qua, puntate dritti verso Rouen. Questa deliziosa cittadina merita una sosta e una visita alla cattedrale. Per quanto riguarda il pernottamento, invece, è meglio proseguire ed arrivare sulla costa. A questo punto vi propongo due itinerari: A) - potete dare un’ occhiata all’entroterra passando per vecchi paesini e strade monocorsia; B) - una rapida statale che porta a Dieppe (N27 da Rouen) da fare in caso siate in ritardo sulla tabella di marcia!! Cercate la D982 in direzione Jumièges; poi prendete la D131 e seguitela fino alla costa passando per Cany Barville: questa breve escursione vi darà l’opportunità di scoprire la Normandia incontaminata fatta di prati verdi, mucche e case con i tetti a punta! Un modo come un altro per respirare un’ atmosfera impregnata di odori e particolari propri del passato. Una volta sulla costa, prendete in direzione Dieppe e quando trovate un piccolo albergo, fermatevi pure a godere del meritato riposo. Giorno 3: dopo una visita a Dieppe ed al suo castello, riprendete la strada costiera ed andate diretti ad Etretat. Vi consiglio di accedervi tramite la meno conosciuta D11 che passa da Yport. Ad Etretat fermatevi e fate una passeggiata lungo le famose falaises (foto2,foto3) (http://www.chez.com/lfweb/etretat.html), ovvero delle scogliere a picco sul mare e corrose dal vento fino a creare delle vere e proprie sculture a picco sul mare. Se la fame a questo punto vi assale, vi consiglio di fare uno spuntino veloce a base di “moules et frites” ovvero di cozze e patatine fritte (sembrerebbe una gastro-bestemmia! Ma fidatevi, è una specialità deliziosa di quelle parti, le cozze sono calde ed immerse in una zuppetta incredibilmente saporita a base di crème fraîche). Lasciata Etretat cercate di evitare il caos di Le Havre. Prendendo il Pont de Normandie ed arriverete a Honfleur. Da qui seguite la strada costiera, la D513 verso Deauville e Trouville. A questo punto, se volete e se il bel tempo vi assiste, è consigliabile una pausa - spiaggia, una puntatina al casinò (bellissimo!) oppure due passi nei vecchi villaggi. Parlando di pernottamento, onestamente, queste due simpatiche cittadine sono anche molto conosciute per cui i prezzi non sono propriamente a buon mercato. Il consiglio è di cercare qualcosa nell’entroterra. Per esempio Pont l’Evêque (foto4a), un tipico paesino normand costruito all’epoca dei Duchi di Normandia, il posto merita visita e pernottamento e un assaggino particolare al famoso e saporitissimo formaggio Petit Pont l’Evêque. **A 2km da Pont l’Evêque, lungo la RN177 - precisamente località Coudray - Rabut - verso Deauville, incontrerete LE DOMAINE CŒUR DE LION DISTILLERIE ARTISANALE uno splendido complesso di case tipiche costruite in legno e paglia originali del XVI e XVII secolo, dove potrete farvi una cultura sulla preparazione del Calvados, del Cidre e del Pommeau de Normandie, bevande buonissime e tipiche della regione. Naturalmente è prevista anche una degustazione delle migliori bottiglie (andateci piano!) e la possibilità di acquistarne qualcuna! Le visite individuali sono possibili dal lunedì al sabato dalle 9h alle 12h e dalle 14h alle 18h.** Giorno 4: Se siete in vena di visitare castelli, ne troverete alcuni intorno all’itinerario previsto, basta scegliere e seguire le indicazioni. Qualche suggerimento: seguite la strada per Lisieux, lungo la D579 troverete le Château de St. German de Livet, proseguite verso St Pierre sur Dives in direzione Caen (sempre nei dintorni potrete visitare le Château de Crevecoeur-en-Auge ed il Château de Canon a Mezidon). Dopo questa bella divagazione medievale, probabilmente sarete un po’ affaticati ... guida... visite ecc.. e vi domanderete: “Ma allora... qui non si mangia?” Beh! Non avete tutti i torti! Tra una cosa e l’altra...........ma di certo non possiamo dimenticare uno dei principali piaceri della vita: la buona cucina. Trovandovi in regioni famose per l’assoluta cordialità dei residenti gentili e buongustai, vi consiglio di evitare i centri abitati più grossi, e di provare deliziose osterie familiari in piccoli paesini sperduti, una vale l’altra. Certo dovete entrare un po’ nella loro mentalità e allora: scordatevi pasta e caffè! Non esistono! O quanto meno per quello che con questi termini intendiamo noi! Per il resto, queste sono le terre di ostriche ( huitres ), paté de Fois Gras, terrine Campagnarde, moules in tutte le salse, zuppe e frutti di mare CRUDI. Imperdibile la torta di mele (tarte aux pommes o tarte tatin). Il tutto ben annaffiato di Calvados (un liquore a base di mela). Per brevi ma gustose pause, vi consiglio di provare le famose Crêpes bretoni - le hanno inventate loro e non hanno nulla a che fare con quelle che di solito vengono proposte. Quelle salate hanno la particolarità di essere fatte col grano saraceno “sarrasin”ed hanno un caratteristico colore marroncino - con un goccio di Cidre come accompagnamento. Ma torniamo in strada! Siamo sulla strada per Caen, e questa cittadina accoglie una bella abbazia ed un castello (ma probabilmente di visite per oggi, basta!:-)) E allora proseguite verso la costa verso Ouistreham e qui, o nei dintorni, fermatevi a fare uno spuntino. Da Ouistreham in poi, per almeno un paio di giorni, l’aria medievale vi abbandonerà, per cedere il palcoscenico a spiagge interminabili che sono state teatro di spaventose battaglie durante la seconda guerra mondiale. Sto parlando naturalmente della Costa che è stata protagonista dello sbarco degli alleati sulle coste Francesi, e molti monumenti, fortini, bunker (visitabili) nonché cimiteri ve lo rammenteranno. Non posso negare che tutte le volte che sono stato in questi luoghi l’animo mi si sia rabbuiato per un attimo al pensiero di quante vite abbiano trovato la loro fine proprio su quelle splendide spiagge... ma non voglio fare della stupida retorica, quindi vi sprono a godere appieno degli splendidi paesaggi offerti da questa terra e BASTA! OK lo stomaco è a posto! Si può ripartire lungo la costa: andate verso Arromanches, qui se trovate posto nell’unico Hotel, fermatevi pure (è dotato anche di ristorante), ed in caso di bassa marea date un occhio al mare: noterete delle imbarcazioni arrugginite; sono i resti di un porto prefabbricato (foto5a) creato dagli alleati; se vi interessa c’è anche un museo militare. Giorno 5: da Arromanches godetevi la costa. Se avete visto il film “Salvate il soldato Ryan” e vi ha colpito, passate da Omaha Beach (la spiaggia è splendida... ma il film non è stato girato lì!). Date un occhio alla Pointe du Hoc e poi riprendete un tratto di N13 per andare in direzione Cherbourg. A questo punto del viaggio, se vi siete alzati alla buon’ora (!) non dovreste avere ancora fame... (lo so dipende dalla singola “capienza” di stomaco!), per cui, forza e coraggio! gettatevi fuori dalla statale a due corsie la D15 e la D900 e di seguito la D901 andate a Cap de la Hague (passerete affianco di una Centrale Nucleare e vi assicuro che vederla da vicino... così... immersa nella natura...beh...è un’immagine abbastanza inquietante! Personalmente, mai avrei pensato che in un posto del genere ci potesse essere una tale mostruosità! Va detto che l’hanno camuffata bene!!). Comunque... Arrivati al capo, fermatevi al ristorante (non indico il nome perché è l’unico su quel promontorio vicino al faro!) e fatevi una grassa mangiata di pesce cotto sulla piastra in un caminetto in bella vista al centro della sala. In questo luogo fiabesco e VENTOSISSIMO!(foto6a) c’è la possibilità di pernottare in case di famiglie che affittano camere le Chambres d’Hôtes una specie di B&B modello made in France. Potete riconoscere questo tipo di B&B dall’insegna che le contraddistingue: la Francia stilizzata di colore verde e la scritta Chambres d’Hôtes tutta intorno. Visitate il sito www.hotes-en-france.com oppure, per trovare soluzioni un po’ più particolari ed…uniche www.likhom.com Giorno 6: oggi la tappa che vi suggerisco è assai breve: arrivare a Mont St Michel (http://www.mont-saint-michel.net/), l’ottava meraviglia del mondo! Prendetevela pure comoda... Vi consiglio di passare lungo la costa in direzione Granville e Avranches (D911), la strada non offre attrattive particolari, ma il traffico risulterà sicuramente pressocché nullo e la costa frastagliata riserva sempre piacevoli sorprese paesaggistiche con improvvise scogliere e spiagge infinite! Eccovi arrivati a Mont St Michel. (foto7a,foto8a,foto9a) Durante il giorno orde di turisti invadono l’isolotto tutti i mesi dell’anno...e rendono la visita un po’...come dire...difficoltosa! Le stradine sono strettissime e si viaggia quasi a sensi alternati per non rimanere travolti! La salita all’abazia è solitamente effettuata tutta in coda ordinata, insieme con altri italiani, tedeschi, giapponesi ecc ecc...e questo è ciò che sentirete più o meno da tutti quelli che hanno visitato l’isolotto. Certo, c’è la marea..., il panorama è unico... ma quanta gente! E QUI SCATTA LA DRITTA: restate a dormire lì, sull’isolotto! eh sì! Noi l’abbiamo fatto e solo così abbiamo potuto scoprire la reale bellezza di questo luogo unico al mondo. Una volta parcheggiata la fida compagna - fuori delle porte dell’Isolotto fortificato e - IMPORTANTISSIMO - NELLA STRADINA SOPRA IL PARCHEGGIO DIURNO altrimenti la marea, che la sera sale ad una velocità impressionante, se la potrebbe inglobare in pochi attimi! - noi abbiamo cercato una stanza e ci siamo fatti una visita all’abazia (foto10a,foto11a,foto12a) sfidando le orde di turisti! Una doccia ed un riposino fino alle 18,00. Ahhhh..e qui...il miracolo: l’isolotto e tutto il borgo si svuotano; i negozi di souvenir chiudono! Solo i residenti - pochissimi - e gli ospito degli alberghi possono rimanere e così solo il rumore della marea (foto13a) che si rimpossessa delle sue terre abbandonate solo per qualche ora, sarà il sottofondo del vostro meritato momento di relax! Concedetevi un aperitivo con vista sulla baia La luce del tramonto vi scalderà il viso e dopo aver gustato un paio di bicchierini di pastis vi domanderete “Ma che diavolo mi hanno dato da bere??La strada non c’è più!! È un’allucinazione? Sono così ubriaco??” Tranquilli! Non è colpa dell’alcool! In questi luoghi il fenomeno delle maree si mostra ai visitatori ignari con tutta la sua imponenza e forza, tanto da stupire. (foto14a) L’ora di cena da queste parti è “molto nordica”: 19/19.30 max. Vi consigliamo allora di scegliere uno dei tanti ristorantini e di lasciarvi tentare dalle specialità di pesce che vi saranno proposte. Lasciatevi poi il tempo per una passeggiata serale per smaltire la mangiata! Eh sì... al calar della notte i vicoli di questo villaggio medievale fanno quasi paura: le luci soffuse porteranno indietro nei secoli all’epoca di prodi e temerari cavalieri...e pirati! Quando poi soffia il vento e una leggera pioggerella vi bagna il viso...il quadro è completo! PERNOTTAMENTO: Noi la prima notte ci siamo concessi un piccolo lusso abbiamo scelto di alloggiare presso l’Albergo più antico e famoso dell’Isolotto Chez la Mère Poulard. Visitate il sito ufficiale www.mere-poulard.fr . L’hotel si trova giusto all’entrata della fortificazione, non potrete sbagliarvi. Al piano inferiore si trova l’altrettanto famoso e rinomato ristorante. Il posto è decisamente molto bello, e i prezzi, soprattutto in alta stagione, sono elevati (120 euro/170euro a notte). Basta decidere di salire di 50m più in su ed ecco che i prezzi degli hotels scendono a 60/70euro a notte. Mi sento comunque di suggerirvi almeno il ristorante della Mère Poulard: è famoso per la sua specialissima omelette. Non lasciatevi ingannare dal nome: NON SI TRATTA DI UNA SEMPLICE FRITTATINA! È preparata in paioli di rame con un rito affascinantissimo e ritmatissimo che tutti i clienti possono osservare. Non vi dico di più per non rovinarvi la sorpresa! Un ultimo consiglio: OCCHIO AL VINO CHE SCEGLIETE O CHE VI PROPONGONO...POTREBBE COSTARVI QUANTO UNA CENA COMPLETA! Giorno 7: Se ne avete la possibilità, restate a dormire in loco ancora un’altra notte. Questa scelta vi permetterà di godere ancora del relax e della magica atmosfera serale. La mattina potreste lasciar riposare il fido destriero e farvi una bella passeggiata guidata lungo le spiagge abbandonate temporaneamente dal mare, in modo da scoprire le insidiose sabbie mobili - esistono eccome! Non avventuratevi da soli, mi raccomando; ogni anno una ventina di turisti sprovveduti vengono salvati dall’elicottero del pronto soccorso dell’Isolotto! -. Nel pomeriggio riscaldate il bolide, e senza esitare imboccate la strada che porta a St Malo, scegliete la strada costiera che passa per Cancale. Guardatevi un po’ intorno e noterete numerosissimi allevamenti di ostriche! Approfittatene per degustare quelle appena raccolte! Arrivati a St. Malo, la città dei pirati (http://www.ville-saint-malo.fr) fatevi una bella passeggiata nel borgo. Vi segnalo che è possibile far visita alle vecchie abitazioni dei pirati, i corsaires, costruite più di un secolo fa con i resti delle navi che venivano saccheggiate: chiglie, timoni, prue, poppe, polene...Sono conservate benissimo ed hanno tutte un fascino particolare! Giorno 8: Mont St Michel adieu..........riprendete la strada del giorno precedente oppure sbizzarritevi, dirigetevi in ogni modo verso Dinan un incantevole borgo medievale che val bene una visita! C’è anche la possibilità di effettuare una gita in battello lungo il fiume che l’attraversa, fino al mare. Vi consiglio di pernottare nei pressi di St. Malo o Dinard, godendovi alcune brevi escursioni nelle vicinanze. Giorno 9: prima di rientrare, ultima escursione costiera imperdibile: da Dinard a Cap Frehel. I paesaggi che vi accompagneranno sembrano dipinti...il blu del cielo, l’azzurro del mare e il verde smeraldo delle distese a picco sulla Manica fanno da sfondo a stradine deserte dall’asfalto curatissimo!(foto15a, foto16a, foto17a, foto18a, foto19a) e poi.... curve, curve, curve...insomma, una giornata di puro mototurismo da manuale! Rientro presso lo stesso hotel che avrete scelto il giorno precedente. Giorno 10: Oramai siamo sulla via del ritorno, prendete la statale D155 per Fougères e poi la N12 fino ad Alençon. Questa regione, la Bassa Bretagna, via accoglierà con panorami collinari costellati da dolci pendii. A voi la scelta di strade e stradine per passare un piacevole pomeriggio di moto! Giorno 11: prendete la D311 direzione Nogent-Le-Rotrou e proseguite fino a Châteaudun. Ben arrivati nella regione della LOIRE alle porte della zona famosa per i suoi CASTELLI.
Vi propongo dunque di lasciarvi coinvolgere in
un’altra avventura fiabesca alla scoperta dei CASTELLI DELLA LOIRA. E’
possibile alloggiare presso l’Hotel -
Hôtel-Restaurant du Grand Saint Michel -
Chambre : 290 F à 450 F - Tel : 02 54 20 31 31 - Fax : 02 54 20 36
40 - E’ possibile pernottare in alcuni castelli e per informazioni www.lvo.com/MAG/CHATEAUX/CHEN/CHEN10F.HTML Giorno 12: Proposta: godetevi la strada lungo la Loira in direzione Orléans (N152, D14, D955) fino ad arrivare a Nevers. Da qui prendete la D978 fino a Château Chinon. Il paesaggio montano e la strada immersa nel verde non mancheranno di darvi gli ultimi scampoli di piacere. Scegliete da queste parti un alberghetto per passare la notte, c’è una vasta gamma di possibilità. Giorno 13/14: ultima tappa. Una volta guadagnata, contro voglia, l’autostrada A40 a Mâcon, questa vi riporterà in Italia. Vi consiglio di fermarvi a dormire a Chamonix (è meno cara di Cormayeur) vi offrirà un panorama da favola ed un po’ di fresco prima di rincasare in Italia.
Ed eccoci a casina...un altro viaggio è terminato! Ognuno di voi, come me d’altronde, porterà con sé i ricordi indelebili dei paesaggi incontrati e delle persone conosciute stradafacendo...un tramonto, la pioggia, una particolare strada che ci ha fatto sognare... un gabbiano ....ma tutti, proprio tutti, da incorreggibili motociclisti quali siamo, saremo poi improvvisamente distratti da un nuovo, assillante e pressante pensiero: ed ora...quale sarà la prossima meta? Buon viaggio a tutti. Andrea & Francesca NB: questo è uno solo dei numerosi viaggi che abbiamo avuto la possibilità di goderci in sella alla nostra amata BMW R1100R . In luglio 2000, purtroppo, abbiamo dovuto dire addio alla nostra compagna per colpa di un automobilista molto distratto…una bella storia interrotta bruscamente (foto24a).
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