TUNISIA 2001
di Giuseppe D'Alessandro
....
.
13
Agosto Trapani/Tunisi
Partenza:
il nostro viaggio non inizia nel modo migliore poiché partiti nelle
prime ore del mattino per
raggiungere la città di Trapani, da dove è previsto l’imbarco
intorno alle ore 10 alla volta di Tunisi, riusciamo, a causa di
lungaggini burocratiche per il controllo passaporti, ad imbarcarci con
un ritardo di ben 4 ore. Sbarchiamo sul suolo Africano alle 21:00 siamo
un po’ stanchi, ma quest’iniziale contrattempo non ha ridotto il
nostro entusiasmo ed il nostro ardente desiderio di esplorare questo
nuovo continente e di conoscere questa nuova civiltà. Dopo aver cenato
con delle specialità tipiche (salsicce piccanti, cous-cous) passiamo la notte a Tunisi in un hotel che risulterà essere
uno dei migliori del nostro viaggio.
14
Agosto Tunisi/Kairouan
Ci
svegliamo presto e facciamo un’abbondante colazione in albergo.
Partiamo per Kairouan una delle città sacre dell’Islam. Durante il
viaggio iniziamo ad osservare un paesaggio notevolmente diverso rispetto
a quello cui siamo abituati. Kairouan si presenta come una città
mistica e la sua Medina è affascinante. Dopo aver visitato l’antica
Medina pernottiamo all’hotel Sabra ritrovo di molti motociclisti
spartani. 15
Agosto Kairouan/Sfax
Partiamo
di buon ora per Sfax. Per la strada facciamo sosta ad El-Jem e visitiamo
l’antico anfiteatro romano paragonabile per grandezza al Colosseo. Ad
ora di pranzo arriviamo a Sfax dove, dopo aver lasciato i bagagli in un
hotel, andiamo a visitare la Medina che rispetto a quella di Kairouanè
molto più grande con molti vicoli stretti ed affollati. Veniamo fermati
continuamente da venditori che cercano di farci acquistare oggetti
tipici e soprattutto tappeti. 16-17
Agosto Sfax/Jerba Dopo
aver pernottato a Sfax partiamo per Jerba località turistico-balneare.
Alloggiamo in un albergo costruito nei vecchi “funduq” luoghi in cui
dormivano i mercanti di passaggio. L’isola è il posto ideale per
rilassarsi grazie anche al clima che è meno torrido rispetto quello
continentale. Trascorriamo così due giorni girando per le spiagge
dell’isola e visitiamo anche il paese di Guellalla famoso per le sue
ceramiche, qui decidiamo di comprare come souvenir dei piatti per
mangiare il cous-cous, che troveranno posto nelle borse della moto a
discapito del vestiario di chi scrive. 18
Agosto Jerba/Tataouin
Partiamo
presto da Jerba e nella mattina riusciamo a raggiungere Tataouin. Il
viaggio è stancante perché la temperatura è molto alta e soffia un
vento caldissimo che brucia la pelle. Il vistoso cambiamento climatico
ci impedisce di pranzare e decidiamo pertanto di partire per visitare
gli “ksour” . Attraversiamo quindi diversi paesi caratterizzati da
queste costruzioni : gli “ksour” sono fattorie fortificate
costituite da diverse celle che sorgono su piani diversi (alcune tra
queste sono state utilizzate come scenario per il film
“Guerre stellari”) Poiche
(è ora di pranzo) e fa molto caldo abbiamo la fortuna di visitare
questi posti senza incontrare pulman turistici e grosse comitive e
riusciamo così a goderci il magnifico paesaggio. Raggiungiamo
quindi il villaggio berbero di Douriet meno conosciuto e meno
frequentato rispetto a quello di Chenini e proprio per questo molto più
suggestivo. 19
Agosto Tataouin/Matmata
Partiamo
da Tataouin per raggiungere Matmata non sapendo che la strada che
collega questa due cittadine non è altro che una pista di sabbia e
ghiaia ma pur con qualche difficoltà a causa del peso della moto
riusciamo ad arrivare a Matmata dove
alcune vecchie abitazioni sono costituite da “trogoli” ora
trasformati in caratteristici hotel molto freschi . Il
paesaggio risulta essere molto particolare e al calar del sole ci
godiamo un tramonto indimenticabile. 20
Agosto Matmata/Douz
Partiamo
la mattina presto da Matmata cercando di arrivare a Douz evitando il
caldo, ma purtroppo non è così sul rettilineo finale a pochi KM dalla
nostra meta ci sorprende una tempesta di sabbia e quindi arrivati al
nostro hotel sembriamo dei nomadi del deserto, venuti chissà da quale
villaggio sperduto. Douz essendo l’ultima città civilizzata che sta a
ridosso del Sahara è chiamata “la porta del deserto” ma poichè il
termometro segna 47° gradi all’ombra il paesaggio ci si presenta
torrido e infuocato. Nel tardo pomeriggio, nel momento in cui è
possibile farlo (a causa del caldo),
ci avventuriamo nel Sahara per fare un’escursione notturna a
dorso di cammello.
21-22
Agosto Douz/Tozeur
Per
arrivare a Tozeur attraversiamo, imbattendoci in una carovana di
cammelli, il Chott El-Djerid magnifico lago salato. Facciamo tappa a
Tozeur “paese delle palme da dattero” e visitiamo le tre oasi di
montagna (Tamerza, Ghebika e Mides) situate tra le gole rocciose al
confine con l’Algeria.
23
Agosto Tozeur/Le Kef
La
strada che percorriamo per arrivare a Le Kef
risulta essere molto particolare, perchè in poche centinaia di
km si passa da un paesaggio prettamente desertico ad uno montano
passando attraverso pianure verdi e piene di coltivazioni. Le kef ci
appare come una città di montagna e per noi oramai abituati a soffrire
il caldo è fantastico passeggiare al fresco pomeridiano ammirando le
bellezze di questa strana città dall’aspetto europeo, ma dal cuore
musulmano. 24
Agosto Le Kef/Tabarka
Prima
di andare a Tunisi per prendere il traghetto che ci riporterà a casa,
la voglia di mare ci porta in un paese che ci hanno indicato essere una
ridente località balneare meta privilegiata dei tunisini benestanti, ma
a noi abituati al mare della Sicilia appare un po’ squallida,
nonostante questo passiamo una piacevole giornata al mare in compagnia
di due amici motociclisti incontrati per caso. 25-26
Agosto Tabarka/Tunisi
Passiamo
due giorni a Tunisi per visitare la città e i suoi dintorni. La Medina
è molto bella anche se un po’ troppo affollata e caotica, durante la
visita facciamo una pausa e mangiamo nel ristorante più antico della
città. Nel pomeriggio andiamo in una località vicina Sidi Bou Said,
grazioso paese dove facciamo shopping di prodotti artigianali.
L’ultimo
giorno di viaggio lo passiamo passeggiando per Tunisi città moderna,
cercando di imprimere nei nostri occhi e nelle nostre menti i colori e
gli odori di un paese affascinante in quanto diverso dal nostro, con la
speranza di tornare in Africa, naturalmente con la moto, per visitare
altri paesi. Conclusioni
e commenti. Il
nostro itinerario per scelta prevedeva di saltare le località più
turistiche in modo tale da avere una visione del paese e del suo popolo
reale e non trasformata ad uso turistico. Essendo il nostro primo
viaggio in un paese africano non possiamo fare paragoni rispetto ad
altri luoghi in terra d’Africa però di sicuro possiamo dire che
durante il nostro viaggio non abbiamo incontrato persone molto ospitali.
Inoltre abbiamo notato come la condizione sociale della donna è ancora
un argomento che crea imbarazzo alla maggioranza delle persone. A parte
questo non dimenticheremo mai le sensazioni provate nel deserto (la
parte più bella del viaggio) luogo affascinante e misterioso. La
motocicletta (BMW GS 1000 PD) si è dimostrata affidabile e sicura anche
nei km fatti sulle piste. Per
quanto riguarda il cibo bisogna sapersi adattare, ma nella maggior parte
dei casi risulta buono e gustoso.
Testo:
Giuseppe D’alessandro
Fotografie: Manuela Stancampiano |
Testo:
Giuseppe D’alessandro
Fotografie: Manuela Stancampiano