Curriculum motae di Paolo Bonazzi

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Sono mototurista da quando avevo ventotto anni ('73). Prima di avere l'auto (Fiat 500) sono stato passeggero dietro amici più fortunati ma non sempre prudenti. Con i primi guadagni appena ho potuto ho comprato un tubone 49 cc. che dopo pochi mesi è stato rimpiazzato con la prima vera moto, una XT500 cedutami da un collega. Da qui in poi, superati i problemi economici con l'avvio della professione, è stato un susseguirsi di moto di ogni tipo; nell'85 (avevo allora una V65) feci il mio primo viaggio in Scandinavia in moto. Da allora ogni anno vado immancabilmente in Scandinavia nelle prime due settimane di giugno, solo o in compagnia come capita, quasi sempre in moto. Ho scoperto l'universo BMW nel '95. Giapponese convinto con un breve intermezzo Guzzi, avevo sempre guardato con una certo distacco i vari modelli BMW e ogni volta che le ho provate sempre più mi sono convinto che un vero abisso le separava dalle giapponesi. Come spesso succede nella vita anche nelle moto i giovani a volte ci impongono le loro scelte e magari ci mettiamo un po' a capire che spesso hanno ragione: quando venne il momento di sostituire il Ducati SS750 di mio figlio con una moto adatta a viaggiare in coppia con la mia Africa Twin scelse una BMW, ma non la R1100GS che io credevo la più adatta a lui; scelse invece la R100GSPDClassic, uno degli ultimi esemplari prodotti. In pochi mesi di uscite in compagnia mi convinsi che aveva fatto una scelta che cominciavo a comprendere e a condividere. Venne il momento di vendere l'Africa Twin, nei miei progetti c'era la R1100GS che mio figlio non aveva voluto. Tornai invece a casa con una R80GS Basic completamente accessoriata: serbatoio PD 32 lt., orologio, contagiri, cupolino del modello paralever100, portapacchi, valigie, paracilindri, stampella laterale. Mi mancano solo la sella corta e le manopole riscaldabili, accessori non previsti per il modello Basic. Da allora ho cominciato la fase BMWmaniacale: mi sono affezionato allo svalvolamento, al borbottio irregolare del minimo, alle flessioni del telaio in velocità (viste da dietro quando sono in velocità con le borse queste moto mi ricordano il mio cane coda mozza quando fa festa); le perdono perfino il fatto di frenare poco: ho rimediato imparando ad andar più piano. In oltre tre anni ho fatto 24mila kilometri e una caduta senza danni. L'ho portata già due volte a Capo Nord, risparmiandole il tragitto in autostrada fino in Danimarca (sul carrello fino a Frederikshavn). Nel frattempo la voglia della moto nuova si è rifatta viva, guai non succedesse. Ho acquistato una R1150R ABS nera che uso da qualche settimana, riabituandomi via via alla guida di una moto moderna, modernissima anzi: estetica e frenata sono i suoi punti forti, ma la conosco ancora troppo poco per poterla giudicare. Per il prossimo viaggio in Norvegia (giugno 2002) non so ancora quale moto sceglierò: la R, adatta a fare il viaggio partendo direttamente in moto, più confortevole, veloce, meglio frenata, o la GS, con una autonomia di oltre 550 kilometri, adatta ad ogni tipo di strada, con una personalità tutta sua, in definitiva una moto cui è veramente difficile non affezionarsi? Ho tempo qualche mese per decidere, e anche per conoscere meglio la moto nuova. Ecco spiegato come sono diventato BMWista, e tale penso resterò per tanto tempo, anche se non posso escludere qualche scappatella giapponese.

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