Curriculum motae di Clemente Napolitano

 

"Una BMW? Neanche se me la regalano" questo era uno dei miei commenti quando, qualche anno fa, si parlava delle moto bavaresi. I due "cipolloni" del motore rappresentavano un deterrente efficacissimo. 

La mia concezione della moto era quella di un missile in autostrada e di un'anguilla nel traffico, qualcosa che riuscisse a darmi quelle forti scariche di adrenalina a cui ero abituato (brevetto di paracadutista). Fortunatamente subito dopo il servizio militare, a 21 anni, mi sono iscritto all'università, quindi non ho potuto mettere insieme i soldi per comprare quella che era allora la moto dei miei sogni, la Honda CBR 900 RR Fireblade. Quella moto, a quell'età, avrebbe potuto avere un effetto devastante sulla mia salute, ampiamente previsto dai miei genitori. 

Alla veneranda età di 28 anni, sono riuscito a comprare la prima moto, trascurando un pò la carriera universitaria. Per motivi di budget scelsi una Yamaha XT600 dell'89 bianca e rossa, la più bella della serie XT. Dopo circa un anno e mezzo e 12.000km percorsi, tutti casa-università, al primo "viaggio" di circa 300km il tradimento, la moto grippò. Pensavo si trattasse di una moto affidabile, forse sono stato solo sfortunato, fatto sta che la decisione di venderla fu immediata.

 

La "nuova" moto doveva avere le seguenti caratteristiche:

  1. affidabilissima

  2. poco attraente per i ladri

  3. personalità

  4. economica (requisito non soddisfatto)

  5. possibilmente di almeno venti anni, per questioni assicurative

Con questi requisiti poteva essere solo una BMW, rassegnato all'idea dei "cipolloni" iniziai a documentarmi. Leggendo i vari articoli non credevo ai miei occhi, chiunque avesse provato uno di quei bidoni ne era rimasto favorevolmente sorpreso o addirittura folgorato. Personalmente pensavo solo all'affidabilità ma presto mi venne voglia di guidarne una, comprai un giornale di annunci e mi presentai a casa di un inserzionista di Napoli che vendeva una R80 G/S, possedevo ancora l'XT. Dopo qualche notizia in generale, su invito del proprietario, provai la moto.

Ricordo che, mentre tornavo a casa guidando la Yamaha, non facevo altro che pensare alla differenza di guida, fino a quel momento avevo pensato che bene o male tutte le moto enduro avessero lo stesso comportamento era evidente che non avevo mai guidato una BMW.

Al più presto dovevo vendere quel cesso giapponese per passare ad una R80, nel frattempo collezionai articoli e fotografie diventando un cultore delle moto BMW, al punto di creare il sito www.solomotobmw.it per rendere disponibile a tutti il materiale trovato e forse per farmi perdonare dalla BMW per tutte quelle critiche ingiustificate verso le loro moto. Al momento sono il felice possessore di una R80 G/S Paris Dakar del 1984, spero di passare presto ad una R100 G/S e in futuro di coronare il mio nuovo sogno, la BMW R1150 G/S con cui affrontare lunghissimi viaggi. 

 

"Cipollone" è bello.

.......

 

20 anni = testa di ....

in licenza al motorshow del 1990