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Non eravamo particolarmente entusiasti di
Zante. Nei nostri sogni c'era Berlino, Amsterdam, Parigi o addirittura
Capo Nord. Purtroppo, come spesso accade a chi studia, abbiamo dovuto
far quadrare i "conti". Tra le possibili mete, l’isola di
Foscolo è risultata la più interessante, ideale per una vacanza in
moto con i suoi 406 kmq e 123.2 km di costa. Sulla nave, abbiamo deciso di sbarcare
a Patrasso anziché Igomenitsa; eliminare 290 km dal tragitto iniziale
poteva essere molto salutare per il motore ferito della moto con gli
occhi a mandorla. A Killini ci imbarchiamo per Zante. Un'ora e mezza di traghetto e approdiamo nel porto di Zacinto, la principale città dell'isola. L'impatto, dal punto di vista architettonico, ci ha lasciati totalmente indifferenti. Esattamente quello che può offrire una città ricostruita nel 1953 in seguito ad un tremendo terremoto! Appena sbarcati sull'isola, iniziamo la ricerca degli alloggi che si conclude il pomeriggio del giorno seguente. Trascorriamo la prima notte in albergo. Al risveglio, gli amici con la moto in panne, ed Ernesto e Sandra con poca voglia di girare l'isola in moto, optano per una casa sulla spiaggia dove passare l'intera vacanza. Io e Rita, per un equivoco telefonico, ci ritroviamo con uno studios fittato per cinque giorni ad Alikes a circa 30 km dai nostri amici. Da quel momento, studiando l'isola sulla cartina, decido di sfruttare la posizione dello studios per visitare tutta la parte Nord dell'isola. Ho percorso mediamente più di 100 km al giorno (la benzina in Grecia costa 1500lire al litro :-)))))! La parte settentrionale dell'isola è secondo me la più bella, praticamente la si può definire disabitata. La costa scende a picco sul mare offrendo, di tanto in tanto, qualche caletta o approdo che mi sono divertito a scoprire. Le strade sono piacevoli da percorrere per il poco traffico, la moderata tortuosità e il buono stato dell'asfalto. Partendo da Alikes, in direzione Nord, da non perdere la spiaggia di XYGIA (sulfurea), di PLATIS GIALOS, di KLIMATI, di porto NIKOLAOS, il capo SKINARI con relativo faro e blu cave. Da capo Skinari, scendendo verso sud – ovest, una fermata obbligatoria merita la terrazza che affaccia sul relitto della spiaggia NAVAGIO. A seguire, troviamo WROMA BAY, uno spettacolo della natura; sconsiglio vivamente di seguire le indicazioni per la spiaggia ALMYRA (dopo mezz'ora di enduro tosto la strada finisce a circa 15 metri sul livello del mare), molto belle invece le insenature di porto LIMIONAS, impropriamente chiamate "fiordi"; poi, lo spettacolo offerto dal belvedere di KERI e quello di Capo Marathia, estrema punta Sud dell’isola. Il litorale a Sud di Alikes, compreso quest'ultimo, non è degno di nota, le spiagge sono basse, sabbiose, affollate di gente e aggredite dal cemento. Lo stesso spettacolo che potete trovare a Mondragone, Castelvolturno, Ischitella e Baia Domizia. Trascorsi i cinque giorni ad Alikes, abbiamo fittato un altro STUDIOS a Vasillikos che ci ha permesso di stare accanto ai nostri amici e allo stesso tempo di poter visitare il resto dell'isola con spostamenti giornalieri limitati, poco al di sotto dei 100 km. Praticamente, negli ultimi quattro
giorni sull'isola ho visitato il golfo di LAGANAS. Devo dirvi che le
spiagge di LAGANAS e KALAMAKI sono troppo commerciali, su misura per il
tipo di turista che le sceglie, ossia ragazzini/e che aspettano la notte
per ubriacarsi e fare un pò di sex-beach. A coronamento dell'opera di esplorazione dell'isola non poteva mancare il giro di Zante in barca, una noia mortale, spezzata solo dal ricordo dei percorsi fatti in moto per raggiungere gli stessi obiettivi. Morale della favola, Zante ha costruito la sua fortuna turistica su un relitto e sulle tartarughe "caretta caretta" che difficilmente vedrete. Nel caso vi venga voglia di visitarla in moto, una settimana ben programmata vi basterà a rivoltarla come un calzino.
Alla prossima
Clemente e Rita
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